Rischi di decesso e ictus nei pazienti in emodialisi con fibrillazione atriale di nuova insorgenza
Rimane una questione controversa se l'uso di anticoagulanti orali debba essere preso in considerazione nei pazienti sottoposti a emodialisi con fibrillazione atriale a causa della incertezza per quanto riguarda la valutazione del rischio-beneficio.
Uno studio ha esaminato il rischio di ictus ischemico nei pazienti sottoposti a emodialisi con fibrillazione atriale di nuova insorgenza, in confronto a quelli senza aritmia.
Lo studio a livello nazionale, basato sulla popolazione, di coorte abbinata per punteggio di propensione, ha utilizzato i dati del Taiwan’s National Health Insurance Research Database durante il periodo 1998-2011 per i pazienti in emodialisi con fibrillazione atriale non-valvolare di nuova insorgenza e soggetti abbinati senza aritmia.
Gli endpoint clinici erano: ictus ischemico ( fatale o non-fatale ), morte per tutte le cause, e altri gravi eventi avversi cardiovascolari.
Rispetto alla coorte abbinata, i pazienti con fibrillazione atriale ( n=6.772 ) avevano un rischio più elevato di ictus ischemico ( hazard ratio aggiustato, aHR=1.27 ), morte per tutte le cause ( aHR=1.59 ), morte cardiovascolare in ospedale ( aHR=1.83 ), infarto del miocardio ( aHR=1.33 ) e ospedalizzazione per insufficienza cardiaca ( aHR=1.90 ).
Dopo aver considerato la morte in ospedale come un rischio concorrente, la fibrillazione atriale ha aumentato significativamente il rischio di insufficienza cardiaca ( HR=1.56 ), ma non quello di ictus ischemico e infarto del miocardio.
Inoltre, il valore predittivo del punteggio CHA2DS2-VASc per l'ictus ischemico è diminuito nel modello a rischi concorrenti.
In conclusione, il rischio di ictus è stato solo di poco più alto nei pazienti sottoposti a emodialisi con fibrillazione atriale di nuova insorgenza rispetto a quelli senza fibrillazione atriale, ed è diventato insignificante quando si è tenuto conto del rischio concorrente di morte in ospedale. ( Xagena2016 )
Shih CJ et al, Circulation 2016; 133: 265-272
Nefro2016 Cardio2016 Neuro2016
Indietro
Altri articoli
Anticoagulazione precoce versus tardiva per l'ictus nei pazienti con fibrillazione atriale
L'effetto dell'inizio precoce rispetto all'inizio successivo degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) nelle persone con fibrillazione atriale che hanno...
Terapia precoce per il controllo del ritmo per la fibrillazione atriale nei pazienti con anamnesi di ictus: un'analisi per sottogruppi dello studio EAST-AFNET 4
I pazienti con fibrillazione atriale e una storia di ictus sono ad alto rischio di ictus ricorrente e complicanze cardiovascolari....
Apixaban o Warfarin e Aspirina o placebo dopo sindrome coronarica acuta o intervento coronarico percutaneo nei pazienti con fibrillazione atriale e precedente ictus: analisi post hoc dello studio AUGUSTUS
I dati sono limitati per quanto riguarda il rischio di eventi ischemici cerebrovascolari e sanguinamento maggiore nei pazienti con fibrillazione...
Terapia anticoagulante orale non-antagonista della vitamina K ritardata rispetto a terapia anticoagulante orale dopo ictus ischemico acuto nella fibrillazione atriale: studio TIMING
Non ci sono raccomandazioni basate sull'evidenza sul momento ottimale per iniziare ad assumere anticoagulanti orali non-antagonisti della vitamina K (...
Indice di massa corporea nell'adolescenza e rischio a lungo termine di fibrillazione atriale precoce e successiva mortalità, insufficienza cardiaca e ictus ischemico
Uno studio ha cercato di determinare il ruolo dell'obesità negli uomini adolescenti sullo sviluppo della fibrillazione atriale e sui successivi...
Fibrillazione atriale e sintomi di ictus nello studio REGARDS
Non è noto se i sintomi dell'ictus in assenza di una diagnosi di ictus siano un segno di sottili fenomeni...
Valutazione del rischio di ictus senza terapia anticoagulante in uomini e donne con fibrillazione atriale di età compresa tra 66 e 74 anni senza altri fattori CHA2DS2-VASc
Esistono dati limitati da studi clinici e raccomandazioni discrepanti sull'uso della terapia anticoagulante nei pazienti con fibrillazione atriale di età...
Nella fibrillazione atriale non-valvolare, il prediabete conferisce un rischio elevato di ictus
Il diabete e il prediabete sono risultati associati a un aumentato rischio di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare. La...
Il pre-diabete aumenta il rischio di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare
Il diabete mellito aumenta il rischio di embolia nella fibrillazione atriale non-valvolare ( NVAF ). L'associazione tra pre-diabete e rischio...
Biomarcatori per il rilevamento della fibrillazione atriale dopo l'ictus
Sono stati identificati i biomarcatori clinici, elettrocardiografici ( ECG ) ed ematici associati al rilevamento della fibrillazione atriale dopo ictus...